Il paziente con diagnosi di schizofrenia è, per definizione, un paziente complesso. In buona parte dei casi la difficoltà nella cura di queste persone non è data soltanto dalla gestione del disturbo primario, ma anche – e talvolta soprattutto – dalle comorbilità. Questo aspetto è di importanza non secondaria dal momento che è stato osservato come questi pazienti abbiano una qualità ed un’aspettativa di vita significativamente inferiori rispetto alla popolazione generale.
Tra le comorbilità più frequenti, oltre ai disturbi psichiatrici secondari al quadro di base – di particolare rilevanza quelli della sfera affettiva – rivestono particolare i disturbi neurologici, in molti casi determinati dalla terapia antipsicotica; un approccio integrato nella cura di questi pazienti è pertanto fortemente raccomandato.
Questa formazione nasce pertanto dalla necessità di condividere competenze multidisciplinari per una gestione più efficace e completa del paziente schizofrenico. In quest’ottica, dopo aver illustrato lo stato dell’arte della cura di questi pazienti nelle varie fasi di malattia, verrà quindi affrontato il tema della scelta del farmaco anche in relazione alle eventuali comorbilità e alle caratteristiche del singolo paziente. Infine verrà approfondito il tema della cogestione tra psichiatria e neurologia come strategia fondamentale per la messa in pratica di un modello integrato di cura nella gestione del paziente schizofrenico, sottolineandone le implicazioni sul piano dell’ottimizzazione della diagnosi, dell’appropriatezza dei trattamenti e del miglioramento prognostico.