A quasi 50 anni dalla riforma “Basaglia”, che ha ridefinito i termini dell’assistenza psichiatrica in Italia spostandola sull’area territoriale e lasciando al Servizio di Diagnosi e Cura, come elemento “ancora” all’ospedale, il ruolo di gestire l’urgenza e al contempo creare percorsi di continuità con le strutture territoriali, appare utile una riflessione sui cambiamenti di scenario del presente e del futuro.
Sempre più una società in trasformazione ha modificato l’espressione del bisogno di cura in salute mentale che ha posto l’SPDC all’intersecarsi dei cambiamenti.
Un SPDC aperto a queste trasformazioni che hanno cambiato profondamente le popolazioni dei soggetti trattati ed i bisogni di cura espressi. Il ruolo avuto dalle nuove sostanze d’abuso sull’espressioni psicopatologiche emergenti, la crescente richiesta di intervento su soggetti giovani e adolescenti, le pressanti richieste di cura associate al trattamento delle patologie psichiche nei soggetti autori di reato, gli interventi in acuto sulle patologie dell’alimentazione e del neurosviluppo sono solo alcune delle sfide che chi lavora in SPDC ha visto aggiungersi all’ordinario trattamento delle gravi patologie psichiatriche come Schizofrenia, Disturbo Bipolare e gravi disturbi di Personalità.
A questo si è sommata una crescente attenzione culturale e normativa ai trattamenti senza consenso, sempre più spesso si osservano poi fenomeni di violenza a carico del personale in un’organizzazione sanitaria che costantemente si interroga sul ruolo degli SPDC nel contesto dei Servizi Sanitari Regionali.
Il Congresso del Coordinamento Nazionale SPDC sarà l’occasione per discutere e confrontarsi su tematiche tecnico-scientifiche, organizzative e culturali legate al ruolo dell’intervento psichiatrico in una società così pro fondamente in cambiamento.